IL PROGETTO BENDING SPOONS

Bending Spoons è un progetto iniziato nel 2013, attraverso la collaborazione tra cinque giovani amici che erano pronti a tutto, anche a piegare cucchiai con la mente, per farcela.

Da allora, Bending Spoons è in continua crescita ed espansione e, quando è apparsa la necessità di costruire un nuovo ufficio, più grande e che riflettesse la loro filosofia e il loro approccio, la scelta è ricaduta su di noi.

Per noi, questa è stata un’opportunità entusiasmante per creare qualcosa di diverso e abbiamo voluto imparare tutto su di loro, in modo da poter creare l’ambiente perfetto per questa società.

Le consuete regole e funzioni sono state sezionate e analizzate in modo che solo quelle che erano effettivamente utili e pertinenti potessero rimanere, aggiungendo poi cose nuove, fresche e stimolanti . Ciò che Bending Spoons ci ha chiesto è perfettamente in linea con il concetto di rinnovamento: non aver paura di lasciar andare ciò che non funziona più e andare avanti con idee nuove che migliorano la vita e il business.

Il video che stiamo condividendo qui è un tentativo di mostrarvi il ​​processo della realizzazione di questi uffici. La nostra azienda si è occupata dell’intero processo: l’abbiamo progettato e poi realizzato, e l’espressione dei dipendenti che entrano nei loro nuovi uffici è la nostra soddisfazione più grande. Trovate il video qui.

CON LE PAROLE DEL GEOM. TARAMELLI

“Alcuni anni fa, durante un corso sull’Internazionalizzazione, il professor Mauro Cavallone definì il cliente “Re Sole”. La sua fu un’affermazione forte, dal mio punto di vista solo in parte condivisibile, pronunciata all’interno di un’analisi molto ricca e articolata sul tema di come si siano evolute nel tempo le relazioni commerciali e il concetto stesso di fidelizzazione della clientela.

Il cliente non è un ologramma (almeno non ancora!). Non è la componente astratta di un processo di vendita. Non è neppure un origami, e nemmeno uno spauracchio: i clienti sono persone. Donne e uomini, ciascuno dal battito cardiaco unico, inconfondibile, irripetibile. Ciascuno con i propri pregi e difetti. Assecondarne i secondi ad ogni costo credo sia un’operazione sbagliata, alla lunga controproducente non solo da un punto di vista etico, ma anche in termini di business. Sicuramente, nel breve periodo, sposare acriticamente una logica di sudditanza e asservimento verso le richieste del cliente, anche le più scriteriate, contribuisce certame a fare in modo che la casella “introiti” a fine giornata venga riempita da un numero diverso dallo zero, ma non potrà sortire effetti positivi per se, per i propri collaboratori e per la reputazione della propria azienda: la credibilità passa anche attraverso la sostenibilità e la coerenza delle proprie idee e della propria visione.

Durante il mio ormai lungo e variegato percorso lavorativo, ho incontrato prima di tutto persone, tantissime persone, solo in un secondo momento divenute, alcune loro, clienti. Da ognuna ho assorbito qualcosa di positivo: la mia storia personale e professionale è, in parte consistente, la risultanza di queste relazioni.

Come Taramelli Srl abbiamo da poco portato a termine, per conto della giovane attivissima società Bending Spoons, i lavori relativi alla riqualificazione di spazi adibiti ad uffici in una delle zone più cool di Milano. Un’esperienza esaltante, non solo da un punto di vista strettamente realizzativo. Abbiamo infatti avuto l’opportunità di conoscere delle persone di spessore, con un’elasticità mentale e una visone imprenditoriale moderne, capaci di stravolgere con i loro comportamenti lo stereotipo, pieno zeppo di retorica e anche un po’ volgare, secondo cui “Il cliente ha sempre ragione”!

Il loro lavoro consiste nello sviluppo di idee. In particolare, Bending Spoons è specializzata nella creazione e distribuzione di app mobili. Un’attività basata sull’inventiva, la creatività, l’estro, così come sull’entusiasmo e una fortissima curiosità verso tutto ciò che abbia a che fare con la parola vita!

Detto ciò, essere creativi, curiosi e pieni di sano entusiasmo, non significa affatto prendere le cose con meno serietà e profondità d’analisi. Nelle fasi della gara d’appalto sono stati rigorosi, scrupolosi, persino puntigliosi, pur mantenendo un approccio che è sempre stato positivo e propositivo. Hanno preso le dovute informazioni sulla nostra azienda e, complice la passione e l’entusiasmo del nostro Luca Lodovici che da subito aveva intravisto le peculiarità di questi ragazzi, con i quali ha certamente molti punti in comune, ci hanno assegnato l’appalto.

Tra di loro si è immediatamente creata un’empatia speciale. Il rapporto di complicità, di reciproco ascolto e rispetto dei ruoli, ha portato al risultato, secondo me di grande valore, che Giacomo Albo ha brillantemente fissato con il solito bellissimo servizio fotografico.

Non c’è mai stato da parte loro alcun atteggiamento saccente o, ancora peggio, arrogante. Solo toni cordiali e pur sempre decisi, consapevoli che si possa essere fortemente esigenti anche mostrando garbo, educazione e sorrisi accoglienti. Ed è stata proprio quest’alchimia di rigore e autenticità della relazione a garantire il successo del lavoro fatto, stimolandoci tutti a dare il meglio, spostando l’asticella dell’eccellenza ogni giorno un centimetro più in alto.

La descrizione e le parole utilizzate in questo articolo non sono farina del mio sacco. Le ho lette negli occhi appassionati dei miei collaboratori ogni volta che ci si confrontava in ufficio o sul cantiere. Ed è proprio per questo che mi piacerebbe moltissimo fossero le giovani squadre come Bending Spoons ad essere considerate il “Re Sole” del mercato, portando aria nuova ed esempi positivi all’interno di un contesto industriale troppo spesso avvelenato da logiche ciniche e visioni spiccatamente utilitaristiche.

Per tutti noi di Taramelli Srl i giovani uomini di Bending Spoons non sono stati solo clienti. Ci hanno messo in condizione di lavorare come sappiamo fare, con passione e volontà: tirando fuori molto, molto di più di ciò avremmo tirato fuori davanti a committenti di altro genere. Grazie di cuore per averci permesso di guadagnare soprattutto in dignità, facendoci diventare un’azienda migliore.”

 

 

 

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